Poche certezze esistono fuori dall’accoglienza e dalla solidità dell’Officina della Pizza di Mario Severino. Mille sfumature di pizza brillano generose e rotonde in modo evidente della felicità di chi le crea.
Ragazzo umile ed entusiasta, Mario. In quel di Sarno (Sa) smonta e ripara palati esigenti con la sua meccanica degli impasti. Che bellezza la semplicità (apparente)!
Centro Revisioni Attivo.
All’occorrenza, il buon Mario prende il suo impasto, ad alta idratazione e lunga lievitazione, panetto di 240 g, e lo “revisiona” con stesura a ruota di carro. Margherita rules! Il risultato è felice, energico, memorabile. Un groviglio di profumi e tempi sospesi legato al filo della tradizione, decorata di forma e senza glitter. Superba.


Col piglio pacato di chi non ha nulla da dimostrare, passa all’estetica contemporaneo-style con rivisitazione storica. Marinara alla Mario, ça va sans dire. San Marzano, aglio orsino, pomodorini gialli del Piennolo del Vesuvio, alici di Cetara, olive nere, basilico. Un mix di suggestioni di storia moderna. Cremosità, aromaticità, morso lungo con l’impasto che coesiste col topping senza svanire. Non un rimestamento schizofrenico delle carte. All’altezza.


Gesti e manici atavici. Ruoto, sugna e l’incanto è servito. Una pennellata di ragù di manzo e San Marzano, fonduta di Grana Padano e chips di Parmigiano. Morbidezza, morbidezza estrema. Prendere un trend e twistarlo, è molto più divertente. Pizza da bere.


Poi la pala romana che si fa tonda e diventa sandwich super crunch. Farcita nel cuore con crema di patate arrosto, porcini, provola, prosciutto cotto Cillo e, in superficie, con abbondante grana. Consistenza e sapori goderecci, con lo scrocchio double-face, labirinto di ingredienti che tocca ogni precisa sensazione di tendenza dolce. Come le montagne russe…


Quattro casi supporters level pro. Regola numero 7: fine pasto per eccellenza. Fonduta di Grana Padano, blue di Jersey Fumè, pecorino in Grotta, fiordilatte. Profumosa e ammiccante, con la giusta dose di vanità.


Materie prime solide, belle cotture e la magia dell’artigianalità sotto ai baffi del cliente.
Una vera officina per palati malconci da tirare a lucido.
Affidarsi al meccanico della pizza!