Da Farinati è sempre una gran festa.
Le famose frittatine di Renato sono stelle filanti di gioia.
Le pizze l’anima della serata.
Renato poi aggiunge un altro tassello.
No Friends, no party!
E così, in quel di Casavatore, decolla il ciclo di appuntamenti con chef, pizzaioli, pastry blogger, sommelier.
Renato&Friends was born, dove i talenti si uniscono, fanno gruppo, scrivono degustazioni e quattro mani sono meglio di due.

Esordio con fritti, pizze e, soprattutto, le torte nude della seguitissima pastry blogger Valentina Cappiello. Sorriso smagliante e manine d’oro. Le naked cake di Valentina, alias La ricetta che Vale, rappresentano appieno lo stile elegante, pulito e preciso dell’autrice stessa.
Ma sincronizziamo la cronologia.
Tema: la Pasqua.
Svolgimento: menù limited edition dedicato alla sacra ricorrenza.
Ed è subito montanara con carciofi in doppia consistenza, crema e chips, polvere di olive nere e cacio ricotta. Sublime scioglievolezza. Leggerezza e doratura aprono le danze a sapori stagionali. Nuvola.


Frittatine, qui non mancano mai, per diluire. Solito copione, solita spinta di gusto, bucatino al dente e cremosità lunghissima. Peperoni, alla Nerano e Cacio e pepe, il trittico che non lascia scampo ai pensieri. Sfidare le convenzioni si può.


Poi si balla. Baciata sia! Qui fa rima con “fellata”…
Un bacio tra impasti cotti insieme, appoggiati uno sopra l’altro, farcito con dosi furibonde di salame, tagliato spesso “a felle”, provola e ricotta salata. Retro-innovazione. Un viaggio nelle tradizioni radicate, nel tessuto popolare. Una creazione vanitosa, vintage e trendy dove il palato non fa altro che urlare: “Caspiterina!”.
E ancora carciofi per la circonferenza classica, moderna, generosa di cornicione, con capocollo di Martina Franca, scaglie di cacio ricotta. Note generose, familiari, che giocano tra il sapido e la tendenza dolce. Profumo di Pasqua.


Un pre-dessert che racconta di pizza nel ruoto, croccante e morbidosa, e in cattedra sale quella che Vale…
Valentina è forte. Spero ne sia consapevole. Le sue torte danzano, belle da vedere, preziose da assaggiare.
Parola d’ordine: equilibrio. Dolci mai troppo dolci. È questa la lezione.
Nude, come mamma le ha fatte, si presentano la Pastiera, la Delizia e la Sacher.
La prima esplosiva nella sua delicatezza. Pasta frolla da cineteca e aromaticità bilanciata. Le ultime due piacione, schiette, vive.



È proprio vero che la formula della felicità non passa sempre dai soliti cliché.
Viva le serate a quattro mani!