Armonì Trattoria Gourmet – Armonia, chef e piatti

Pozzuoli (Na).
Di fronte, la lingua di terra che costeggia le acque del golfo.
Pochi posti a sedere divisi tra una piccola sala interna, con cucina a vista, e un gentile dehor.

Qui viene semplice rubare l’identità allo chef e servirsene per la descrizione del tutto.
Armonì Trattoria Gourmet, ristorante gestito dallo chef Mariano Armonia, in collaborazione con l’amico e imprenditore Giovanni Russo, è una consonanza di elementi di espressione compiuta, in accordo tra loro e grati, quindi, al palato e al cuore.

Prodotto, tecnica e gioco PER NIENTE intorno al mare. Questa è la sorpresa! Nella terra dei campi vivi, in stretto contatto con l’alfabeto salmastro, Mariano si lascia ispirare dai piatti della sua infanzia, quelli di mamma e nonna di matrice proustiana. E la bellezza che dalla memoria cade nei piatti soffiandoci la medesima nostalgia.

Cono al basilico con spuma di ricotta agli agrumi

Ci voleva coraggio per prendere una storia già scritta e pronta e ricominciare a scriverla da zero. Ci voleva ancor più coraggio a puntare sui guizzi di una tradizione napoletana, trita, ritrita e molto spesso “violentata”.
Mariano, invece, ragazzo serio e divertente, mosso da grande esperienza e acume gastronomico, ti sgocciola piatto a piatto in una lingua del cibo classica e vivida.

Menù di pilastri partenopei, ricordi e dediche, offerta centrata e sagace.
Uova in Purgatorio – omaggio a papà, Il ragù di mammà, certe letture densano già lo spirito…
Ma il palato rimane stregato dalle chimere di Parmigiana di melanzane e dalla selezione di Powered Polpette. Forma e contenuto, il piacere festoso e ritemprante.

Degno di nota il Tagliere di Formaggi Eccellenze Italiane dove l’istrionico maestro formaggiere Luigi Spinelli, aka Gigicheese, traccia le rotte di un percorso mirabile tra caprini, pecorino bagnolese a crosta fiorita, pecorini di Pienza a diverse stagionature, Pecorino Fiore Sardo Dop affumicato con legno di quercia, Vaccino Vento d’estate stagionato in barrique, Blu 61 erborinato ai mirtilli.

E poi la manifattura antica, il Vermicello ‘A puveriello, con uova in tegame, sugna, pepe e bottarga di tuorlo, e/o lo Spaghettone allo Scarpariello, con pomodorini, ragù, pecorino romano, crema di Parmigiano, peperoncino e buccia di pomodoro disidratata. Brividi di goduria amarcord, elettrizzanti e coerenti.

E per fine pasto si può palesare Steccarmonì, il famoso gelato con lo stecco versione homemade (gelato al caramello salato, cioccolato bianco e la sua consistenza oppure gelato almond, cioccolato fondente e la sua consistenza). Particolarmente curato il cestino del pane servito con burro.