Mi devo lasciare andare?
E mi lascio andare…

Perché i cocktail di Cinquanta Spirito Italiano sono sempre perfetti, precisi, mai una sbavatura, mai una nota fuori posto, buoni, ma che dico, buonissimi?
No, non voglio la solita manfrina, il solito ritornello (che spesso ahimè uso anch’io) della ricerca, dello studio, della passione, del bla bla bla.
Perché?
Voglio una risposta scientifica.
Perché la nuova drink list Baropoli è così impossibile, capace di assicurare costanza e alchimia?
Il Gocciole e Negroni (Tanqueray Nº Ten Gin, Mancino Vermouth di Torino Secco, Savoia Orancio e Gocciole) si lascia innamorare senza inibizione massimizzando gusto e necessità. Sì, sapeva di biscottissimo!


Il Agave & Primizie (Tequila Olmeca Altos Plata, Italicus, misticanza e piselli) un orto liquido di paciosa euforia. Psichedelico.


Perché la generosità esecutiva di Alessandro Tipaldi aka Ingordo si intreccia in equilibrio idilliaco con luogo e squadra? Perché le sue polpette di melanzane sanno dell’energia sfacciata di parmigiana croccante? Manifattura antica, dorate, succulenti, dry.


Perché gli spiedini di Polpo e patate laccati con spezie hanno texture/estetica attualizzate magistralmente?


Perché i suoi padellini sono gioia incontenibile per struttura, crosticina e morbidezza? (multi cereali ripieno di carciofo infornato, semisecco e messo in conserva, primosale leggermente stagionato e pancetta di Rubia Gallega selezione Baraonda).Perché la farcitura è giostrata con perizia straordinaria?


Perché poi al primo posto c’è proprio la cura dell’ospite, traghettato da un servizio mirabolante che fa la differenza in sala?
Perché?
Forse perché fanno parte di quelli col cuore capace di convertire in opere, in cure, il sentimento. Mica storia da niente, mica cosa da tutti.
Sarà perché ci amo.