“Non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta…” cit.


La Follia di una Nerano, punto e basta. Topping spadellato al momento. Zucchine fritte nel burro insieme con fiore, pistillo, formaggio e una caterva di basilico. Per detonare la pulsione o semplicemente “giocare” col cornicione, dressing di fondo di cottura. Cremosità inaudita, sapori e profumi che dipingono la bellezza. Morso avvolgente, lungo, crunch saporito del pistillo e lieve dose di tenacità inconsueta dell’impasto. Incedere. La ricerca fondamentalista e la poetica della grinta, della dedizione e del talento di chi che non accetta compromessi pur di spalancare nuove frontiere palatali. Iconica, definizione totale di aromaticità.


Follia futurista di un linguaggio international. Wurstel e patatine, signori, prostrare tecniche ed esigenze al servizio della sostanza. Elevare senza esagerazioni stilistiche un grande classico (inutile storcere il naso) fin troppo maltrattato: wurstel di marchigiana e fiordilatte; all’uscita mayo (con yogurt, senape, miso, cetriolini, aneto ed erba cipollina), patate (prima bollite, poi schiacciate e passate al forno con tre tipi di pepe) e wurstel croccanti. Completa, vanitosa, iper-crunch e saporita in superficie, con un cuore umido, succulento e speziato di pura libidine street/popolare che annienta ogni ricordo. Extra dose di patate servite con la stessa mayo per l’approfondimento. Una composizione che può fare il giro del mondo e può mettere d’accordo tutti. Mai vista.


Follia estetica dal vigore cromatico. La Filetto di Francesco è incastonata di oro rosso: pomodorino ciliegino double face (a crudo e cotto con aglio e basilico), pelle di pomodoro croccante, mousse di fondo di cottura, confettura di pomodoro del Piennolo. Delicatezza, eleganza, gioco di consistenze e quell’impasto che non conosce freni inibitori.


Follia Ecc. eccetera ai Cardoncelli. Scazzottata di gusto, scuotere dentro: energica con solo quattro ingredienti. Fiordilatte, funghi cardoncelli saltati, pancetta affumicata, olio extravergine. Sincera, franca. Massimizzazione del fungo. Al morso la giostra dell’umami terroso che vibra tra la grassezza e la tendenza dolce del salume. Follia ruspante patrimonio di suggestioni.


Sulla famosa tripla cottura, dal croccante educato e dry, un topping che riconduce ogni contenuto di conoscenza all’esperienza sensibile, seppur complessa. Peperoncino friggitello crudo e cotto. Presente indicativo, protagonista indiscusso dal suono amaro. Profumo costante e umami continuo dell’essenza di gambero. Spinta uguale ed opposta. Dolcezza del pomodoro pelato al forno, densità di bufala campana DOP, sapidità di pancetta di nero Lucano, freschezza della zest di limone. Ingredienti che partono come solisti per poi fondersi e sparire, con l’impasto che riemerge col suo tono crunch. Fusione, articolata e multiforme. Un gioco (di Follia) senza frontiere.

Danzare sotto la tempesta che da vigore, e vivere… di questa follia!
Nulla più…