Il Segreto di Pulcinella – Giuseppe, cuore e corazza

Che Giuseppe Bove fosse un omone grande e grosso di talento non è mai stato in dubbio, fin da quando creava hype tra i suoi clienti, dichiarando di aver esaurito l’impasto mentre invece ne aveva ancora disponibile nelle tavole.

Tutto cuore e corazza. Una corazza di cuore, insomma, costruita con le fatiche di chi è chiamato ad aprire strade nuove.
Raggiungere il suo nido a Montesarchio (Be) non è mai stato un viaggio della speranza. Il (suo) Segreto di Pulcinella ha calato da tempo la maschera, sulla quale germoglia una maturità d’imprenditore e uomo, subito traslata in una maggior solidità artigianale piantata nel cuore di un’estetica da sempre fuori scala.

L’impasto è sublime, identitario. Le cotture sono il biglietto da visita, leggiadre. La ricerca della materia non nasconde la volgarità di una pappardella ripetuta. È spinta propulsiva, è bisogno. L’equilibrio dei topping, il miglior innesco per un motore di pizza che oggi corre liscio come le sue idee.

Tanta voglia umile di spaccarsi il mondo senza lasciarsi dietro casa.
Il benvenuto sfoggia la sintesi di una filosofia intera. Il PanPizza è vanità pura. Ostentazione della lievitazione perfetta (tripla). Esibizione di una cottura esigente (doppia: vapore in forno e tostatura). Songino, tartare di marchigiana, salsa al parmigiano, tartufo nero estivo e feta greca. Fireworks. Il morso poteva già chiudere di diritto la questione. Eccelso.

Ma O’ Cardill cantava che-sapeva-cantare. Col crunch saporito, prolungato dai sette semi in superficie. Come un dipinto. Doppia cremosità, un’amara l’altra dolce (crema di verdure selvatiche/stracciata di Pezzata Rossa). E la salsiccia di Corata che aumenta la dose di ardore. Montanara imbevuta di gioia costante e nulla più…

Tutto è bello quant’è poi buono. Provola e pepe detonante di intelligenza non-artificiale. Tradizione da tempi moderni. Pomodoro che si concentra con delicatezza e tempo e grida sapore. Provola affumicata con paglia e carezze. Pepe nero macinato fresco che scuote con grazia le solite corde. Volume a palla e luce cristallina…

Il pensiero che si disegna nella mente ma prende corpo e colore nel piatto. Silence. Silence, please… La Capasanta Flowers esige devozione pura. Terra e mare che si scambiano di posto. Sintonia, profumi e bilanciamento. Attrito e spessore del velo di topinambur, necessità di fiordilatte, umami marino, elegante e denso del carpaccio di noce di Capasanta, zing cremoso della maionese di Sovrano di Bufala, aromaticità sapida dell’aceto balsamico, sfumatura di tartufo nero estivo. La grande bellezza. Shock!

Dopo la Norma di Bellini, la Norma di Bove. Opera. La terra, il sapore autentico, pomodoro arrosto concentrato con melanzane concassé. Gioco di abbracci e brio, stracciata di bufala. Ancora sapore dalle nuance fusion, melanzane glassate in salsa teriyaki. Densità dolce e speziata. Consistenze di ricotta dura affumicata, solletico di crumble di basilico. Sinfonia.

L’Orto di Bove è il Paese delle Meraviglie. Ascetica. Crema di verdure selvatiche, melanzane scottate, zucchine fritte, zucca alla soia, battuto di peperoni, pomata di rapa rossa, polvere di olive nere infornate, Gran Murgiano (formaggio vegetale al latte di mandorla). Ognuno dei cinque sensi compromesso. Vegana a colori. Tutto perfettamente in armonia. Il ricordo che vorrei raccontare…

E per dessert Bufala Cheese! Ode al famoso bovino. Mozzarella, Moringhello, Camembert, Blu, crema e caciocavallo. Cronache di un morso lento. Sestina in movimento, cremosità di note, bemolle e diesis, al di sopra della mischia. Incendio di latte senza scampo!

Un’ossessione che porta al miracolo.
Giuseppe e la moglie Antonella hanno costruito un grande avamposto di pizzeria d’autore che la Valle Caudina si meritava senza sapere.
Competenza, autocoscienza, senz’asciugare mai la fantasia.

Il Segreto di Pulcinella di Giuseppe Bove
Via Napoli, 140
82016 Montesarchio BN

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