Più ci si addentra in certe realtà, più ci si lascia trasportare da certe consapevolezze, più c’è il silenzio.
Quel silenzio che scuote e stupisce con prestanza, che racconta di sapori atavici, di gesti semplici, di chi fa le cose per bene senza proclami, gigantografie e manifestoni che imbiancano la consuetudine. Sopralluoghi in superluoghi.
Eppure, la pizzeria è tutt’altro che silenziosa. Qui la nuova sede. Sì, perché la prima, nel centro di Pianura, già da anni è palcoscenico di un marasma tra intenditori e amatori incalliti. A Quarto (Na), invece, la dépendance di Vincenzo Frattini. Grande, luminosa, dal sapore di casa. Home, direbbero gli inglesi. Non c’è cliente che fila dritto verso i tavoli. Una processione verso il bancone dove Vincenzo dispensa saluti, sorrisi, battute, domande. Empatia totale. Un confessore, e gli avventori come bimbi aggrappate alle suore.
Vincenzo, per dirla alla Sorrentino, sa vedere. È il riflesso di un rapporto simbiotico con il suo impasto, con la pizza che disegnerà e con chi la mangerà. Pizzaiolo da sempre, che ha retto il passo in questa dura fatica. Uno stacanovista con quella sicurezza che non è mai inganno.
Le sue circonferenze parlano scomodando anche la nostalgia. Ruota di carro, impasto diretto, cotture leggiadre, tempo sospeso. Classicismo partenopeo. Pace dentro, pace fuori dal piatto.


La Provola e pepe urla. Fine di pasta, aromatica, equilibrata, dallo stile acuto, ultrasensibile. Una pizza rigenerante.



Gli inizi, che promesse. La Marinara si serve dallo stesso profumiere. Il morso è lungo, l’impasto si fa ingrediente. Non scompare, dona gioco e sapore. Che sia benedetto! Identitario.


La Salsiccia e friarielli sa di sasicc-e-friariell’. Amaro, piccante, morbidezze e la base che spinge. Atavica.


Come un’amatriciana nella sezione le Pizze di Frattini. Sezione creativa: guanciale, Piennolo saltato in padella, pecorino. Tutti al loro posto, quello giusto. Promesse mantenute. E anche i fritti hanno qualcosa da dire…


Cuore e appartenenza, il miglior lasciapassare per realizzarsi.
I sogni sono sempre giusti, vero Vincè?