La Bolla – Reazione chimica tra Simone e Roberta Esposito catalizzata da i ragazzi di Cinquanta

Si tratta di reazioni. Trasformazioni senza variazioni misurabili.

Due reagenti.
Nessuno dei due limitante o in eccesso.
Stechiometrici, ça va sans dire.

Una bella dose di Roberta Esposito de La Contrada, lo charme di circonferenze (diretto con farina tipo 1) regolate nel gusto e nell’estetica.
Poi una soluzione equimolare di Simone De Gregorio, l’umanità trasparente di tonde moderne, alveolate, elettriche ma con lo 081 nel dna.
Stessa tipologia di reattivi, due giganti dell’arte bianca capaci di plasmare identità respirabili in modalità diverse.

Roberta Esposito, Alfonso Califano e Simone De Gregorio

Reattore d’occasione La Bolla, a casa di Simone insomma; ambiente quieto, intriso di relax, verde e cura.

Rottura di legami chimici, inizia così lo sballo: i topping dell’una sull’impasto dell’altro e viceversa. Mash up sincero, le “vereserate a quattro mani, dove l’energia di attivazione (l’ostacolo, la barriera alla realizzazione della reazione) può essere alta. Anche se la bontà dei reagenti non preoccupa, per il processo ecco un catalizzatore d’eccezione: i drink dei fenomeni di Cinquanta – Spirito Italiano. Alfonso Califano ed Emanuele Primavera (si) miscelano e abbracciano le conversioni con il loro stile inequivocabile. Concordanza e contrasti, pizza e mixology recitano lo stesso alfabeto.

Perdere la testa per l’Highball (vodka, amaro, finocchio e arancia), una passeggiata liquida di freschezza spinta.
E se l’entrée è un pasticcio di scarole alla napoletana della casa che lascia il ricordo, il resto sarà un ensemble di intersezioni mistiche che trova un nuovo equilibrio tra gesto e prodotto.

Così lo spessore e la densità della Marinara Evolutiva (San Marzano, pomodorini Vesuviani, origano fresco, aglio fermentato, foglie di cappero, caviale di acciughe, terra di olive nere caiazzane) di Roberta si accomoda sulla nuvola di Simone.

Lo stesso fa la Baburu (miso, katsuobushi, cardoncelli spadellati, porcini, cialda di riso, provola) di Simone che si serve del morso più tenace e aromatico dell’impasto di Roberta. Umami al cubo: terra, mare e lievito. Fusion di consistenze e intensità dove il Gimlet (gin, caffè e aglio) amplifica e detona. Triade di intenti. Completezza.

Qualcuno ha detto alchimia?
Alfo aggiunge la sua Kombucha, acida, morbida, affollata al naso di note diverse.
Ancora catalisi e l’uno che ospita l’altra. Identikit.

La Aglio, Olio e Peperoncino (fiordilatte, aglio, peperoncini gialli e rossi peruviani, crumble di pane all’aglio, pomodorini confit) di Roberta sfuma nell’eleganza di chi l’ha concepita.

La Tonnaria (filetto di tonno, cipolla caramellata al brandy, terra di olive caiazzane, provola) di Simone cela la sua stessa tendenza dolce.

Assoluto di mela annurca con Milk Punch

Beh, il pastry-pizza maker non smentisce il finale con l’Assoluto di mela annurca servita con il Milk Punch (brandy, limoncello, panna e spezie), serenità risolutiva.

Un esperimento che per bellezza necessità di più e più repliche.
Perché quando le eccellenze si mettono insieme, parliamo esclusivamente di chimica!

La Bolla
Via Archivio
81100 Caserta

La Contrada
Piazza Marconi, 14
81301 Aversa Ce

Cinquanta – Spirito Italiano
Via Trento, 44/46 
84016 Pagani Sa

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