Mi verrebbe da definire Biagio Martinelli uno dei più bravi pasticceri del futuro, se non fosse che è già saldo tra i migliori di oggi.
Scrivere di lui è come raccontare di un amico che non ti tradirà mai. Personalità affilata e cristallina.
Ad Aversa (Ce), Biagio è questione di costanza, equilibrio, quella comfort zone da calore umano con dedizione extra ordinaria. La sua pasticceria è attenta, ordinata, dosata.
Ci vuole coscienza, oggi, di ciò che si fa e su ciò che si fa.
E quello sguardo intenso sempre acceso sulla Pasticceria Salata che si mantiene libero e costante come un’onda sempre pronta a navigare via.


Il talento compiuto lo si assaggia nelle chimere di Danubio all’olio evo e limone di Sorrento con prosciutto cotto affumicato e provolone dolce e nel Maritozzo powered salato al burro di bufala e panna di bufala. L’eleganza della tecnica taciuta.


Traslare una pietra miliare con i propri colori e i propri pensieri. La Polacca qui si adorna di mela annurca, ma ancora di più si tinge di parmigiano e pepe nero e accoglie una crema pasticciera salata al parmigiano intrisa di dadini di Provolone del Monaco Dop e salame di suino nero campano. Solidità artigianale.


Anche l’aperitivo si fa diverso: croissant al conciato romano con mortadella e cremoso al carciofo, pizzetta sfogliata, tartelletta salata con ricotta di fuscella e noce tostata, macaron al sesamo bianco farcito con cremoso al parmigiano, bun con burger di tonno rosso, mayo alla cipolla di Montoro e glassa balsamica.


Un cerimoniale di vivande acute, un bagno di sensi mai banale e la possibilità di light lunch dove lo Scarpariello diviene una pausa piacevole e gustosa senza sentirsi appesantiti e ottimizzando il tempo a disposizione.


Dalla colazione ai grandi lievitati, dalla pasticceria da banco tradizionale, che non scomoda la nostalgia, alla cioccolateria.


Non c’è un’età giusta per avere un dono, contano solo la fame e la voglia che hai saputo ricamarci sopra. Che tutta quella bontà non starà mai dentro un giro di parole…