Scovare talenti è umano.
Ma se a mostrare la bellezza nascosta ci pensa un altro talento appassionato, che oltre al mestiere ama sostanza e sentimenti, il fatto è divino.
A tavola
da un giovanissimo pizzaiolo
consigliato da un giovanissimo pizzaiolo (Nicola Aloja).
Come un haiku, la poesia potrebbe già chiudersi qui.
Ma la sostanza questa volta ha preso il sopravvento.
Ercolano (Na). Le Scuderie di Villa Favorita. Longue Bar & Pizzeria.
Un servizio giovane e dinamico con capacità chirurgiche.
Qui giganteggia la gioventù di Andrea D’Antonio.
Consapevolezza da veterano e imprevedibilità frizzante.
La sua degustazione è così, come lui. Tante cose.


Ha la classe dell’amuse-bouche burro e formaggio dove il riso si fa antologia.


Ha la precisione della Montanara che si fa Cosacca di gioia col Piennolo cbt e la pioggia di Grana. Quando il fritto profuma.


Ha la struttura della Ciabatta da manuale e la piacioneria della farcitura di Genovese. Giocattoli per bimbi buoni.


Ha i colori della prima tonda, l’estetica utile mai arrogante. La Regina del Vesuvio vive su impasto partenopeo e parte contemporaneo. Tenace al morso e sublime di forma. Tutte le tinte del pomodoro: Piennolo, datterino arrosto, ridotto e poi bruciato, e un crumble aromatizzato detta le pause tra acidità e tendenza dolce. Concentrazione e modernizzazione.


Ha l’educazione croccante della base crispy. Fragranza e texture, ennesima costruzione disegnata. Per la pala non vale il detto, altezza mezza bellezza. Qui il Sentiero nel Bosco è perseguibile senza sforzi mandibolari. Zucca, porcini e pancetta scrivono l’opulenza. Consistenze avvolgenti.


Ha la tecnica, tanta tecnica, del Padellino autentico, non parallelo. Ed è subito sindrome di Stendhal: qualche mm di crosticina superficiale e mollica intensa. Ci ho visto San Bonifacio con una friariello cream che lascia il ricordo.


Ha la sfacciataggine, infine, di una Provola e pepe che non conosce tempo e spazio, che convive tremenda nella modernità di un percorso dinamico.


Andrea sa essere anche dolce col suo epilogo di bignè craquelin sofficissimo.
Mai una intermittenza, mai una esitazione, mai fuori luogo.
C’è un nuovo fuoriclasse in città, ops in provincia.
Sapevatelo.