Lavinum Wine Resort – Il mare dentro e fuori, tra vitigni e benessere

Nun te preoccupa’ guaglio, c sta o mar for…
Ma anche dentro, in ogni angolo, in ogni dettaglio.

Scenari mozzafiato a tutto campo travolgono ogni sentimento. La collina di Torregaveta, a Monte di Procida, come un faro sulla bellezza.
Qui la famiglia Lavina ha disegnato un clone di paradiso: Lavinum Wine Resort, un concentrato intreccio di mirabolanti esigenze per animi vivi.

Io le chiamo affinità elettive, innamorarsi è un attimo.
Le viti sui terreni terrazzati corteggiano le onde e la costa frastagliata. La casa cantina con le cave sotterranee sussulta di botti e di impianti per la vinificazione. Orto per il cm zero, le due sale dove troneggiano il grande camino e le spesse mura in tufo.

Un’oasi distensiva dove accudire pensieri/emozioni in flusso di coscienza estatico e dove va in scena la cucina di chef Christian Guida, tecnica, estro e sfacciata giovinezza. Si diverte anche con l’arte bianca Christian, che ammalia il benvenuto con i profumi del suo pane appena sfornato. Virtuosismi.

Aperitivo tra le vigne in faccia al mare con salumi di mare con Falanghina, sia in versione ferma che spumante, di casa Lavinum.
C’è dell’empatia con gli abissi già dalla tartare di tonno con spuma di provola, crumble di tarallo napoletano. Tocco sapido con lisca di parmigiano reggiano.
Insalata di polpo commovente e sontuosa: cotto a bassa temperatura, giardiniera di verdure lattofermentate, mousse di ricotta al finocchio di mare, patata viola e patata alla curcuma, maionese di acqua di polpo. Propensione soprannaturale ai giochi pirotecnici palatali. Acidità mista umami, cremosità e consistenze. Rap futuristico.

I moscardini alla Luciana impolverati di olive nere e basilico pretendono la scarpetta.
Poi il fusion che non guasta mai. Moules et frites, dicono in Belgio. Cozze che baciano patatine fritte sotto una pioggia di fonduta di blu di bufala. Divertissement.

Stessi sorrisi per l’apoteosi anti-fighetta di una fettuccia di Gragnano con ombrina frollata sette giorni cotta e cruda, la sua bottarga e carciofi. La narrazione si armonizza nel pentagramma passionale dello chef: rispetto ed esaltazione della materia nella privazione di effetti allucinogeni. Disarmato.

Stesso copione per il filetto di mormora frollato tre giorni scottato con asparagi al burro di bufala, crema di carote e anice. Poetica e sintesi di un’immersione iodata in ogni sorta di beatitudine agreste territoriale. Franchezza stilistica.

Mormora con asparagi, carote e anice

, anche i dolci (semifreddo al cioccolato bianco e zuppetta di fragole, cubo di babà con panna e fragole) lasciano il ricordo. Esaltato nell’appurare la capacità di plasmare forme identitarie di tale foggia, con gioco e divertimento fuori da margini stereotipati.

Solo complimenti e uno scroscio di applausi anche per la cura delle camere panoramiche, dotate tutte di terrazzino con vasca idromassaggio.
Relax e benessere, dagli occhi passando per il palato fino a raggiungere il cuore.
Percorsi di mare d’a-mare, dentro e fuori…

Lavinum – Agriturismo e B&B Monte di Procida
Via Torregaveta, 137 bis
80070 Monte di Procida NA

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