Da queste parti ho sempre incontrato certi sapori che urlano sfacciataggine.
Ci siamo riconosciuti subito. Senza stupore.
O forse sì?
Beh, certi gradi massimi fanno stringere la mano e tutti i sensi…
Perché Vincenzo Esposito somministra ogni volta quella dose di appartenenza, di radici, di quel pensiero inconfessato di Partenope.
Prudente ma scaltro col sorriso di chi dà profumo alle cose.
Lode al surplus di napoletanità.

Pomodoro lampadina Dama, salame Napoli, pomodorini semi dry, aglio orsino, basilico, olio evo e origano di montagna. La Marinara Plus è l’intreccio atavico vestito con gli abiti migliori. È lava, è “fuoco a mare”… è dolcezza, umami, è morso lungo e godurioso. Splendore indifferente.
La Dama resta l’eleganza di una creazione perfetta che annienta ogni forma di leggerezza.
La Don Alberto è precisione di intenti. È viva, allegra, solare, dolce e sapida, aromatica e vanitosa…


I friarielli che si sentono scarole, che scrivono rime alle olive nere di Gaeta, alle alici di Cetara, ai capperi di Salina. Amaro e sapido, sapido e amaro. La Marenna a sarachielli è l’illusione ottica, tono su tono, che sorprende per stile e inventiva.
Il Munaciello è la conversazione sicura e palese, sempre in palette con gli incroci pericolosi e i desideri universali.


La Pizza Fritta è riccanza, salsiccia e friarielli diventa superba. Il verde esalta il dorato, l’amaro la tendenza dolce. Friggere con cura è amore…

Tornare per sentirsi a casa era necessario per rimettere insieme i pezzettini.
Carmnella si è rifatta il look!
Il palcoscenico è cambiato ma lo spettacolo gioca fedele.
La semplicità, qui, parla in frasi distinte e rientra nell’elenco delle cose da amare.