Raf Bonetta Pizzeria – La sua casa, finalmente

Pensa poetico. Pensa Bonetta.

Raffaele, sì proprio lui. Il gentiluomo contemporaneo dall’educazione lievitata.
La sua casa, le sue cose.
Finalmente. Chiedimi se sono felice.

Pozzuoli, lungomare Pertini, teatro dell’opera.
Una dimora del gusto. Con gli occhi ha disegnato alle pareti i suoi pensieri. Bella, accattivante, quieta. Habitat.

Valore aggiunto, ma, onesto, l’hype vive tutto in quei piatti.
Come a scuola l’interrogazione del primo della classe.
Come la domenica con Roberto Baggio.
Come quando si entra nella Cappella Sistina.

Sì certo, attese all’altezza di Michelangelo.
Un estro artistico che si fonde a una competenza inaudita. Fede & Ragione. Le arti del Trivio e del Quadrivio associate all’arte bianca. Minuzioso, intrigante, a tratti enigmatico. Aspettative da far paura.

Fritti eleganti, espressione nitida e coerente degli intenti. L’Ovetto di Parmigiana, con crema di melanzane fritte e coulis di pomodoro ciliegino, fa l’experience. La Classica, con besciamella, piselli e trito di Fassona, il giusto compito. Iniziare bene predispone l’animo.
Silence, please.

God save the Margherita fatta a mestiere! Impasto da re, il topping la sua regina. Sofficità, scioglievolezza, aromaticità. In un secondo tutte le teorie complottiste di tradizione/innovazione decadono. Struttura, cottura e sapore. Una base perfetta dalla texture tremenda, mai timida nonostante l’assenza sapida, bilanciata da una superficie da bere viva della presenza incessante di parmigiano. Innamorarsi e basta.

Sotto le cinque dita è carpaccio” cit. La pala tonda di Raf è la pozione magica di lievito madre, farina tipo 1 e integrale. Vuoti e pieni psichedelici: sofficità immane, crosticina simpatica. Effluvio di aromi. Invertita la componente sensoriale: quando il topping deve solo accompagnare. Qui si fa dedica, La 180 grammi “Jacopo Mercuro” sinonimo di mortazza, ricotta e zest di limone. Grazia su 5 cm di altezza (mezza bellezza). Estasiato.

Parlami d’amore, o Capricciosa, di bianco vestita. Cuore di carciofo arrosto, funghi champignon trifolati, prosciutto cotto affumicato, polvere di olive nere. La base c’è, profuma e, al morso, scompare. Stechiometria d’autore dal morso in versi. Succulenta, ricca ma altolocata. C’è bellezza, c’è controllo. C’è ancora Bonetta.

Marchio di fabbrica. La 4 formaggi è l’esigenza. Ciliegia fermentata e cacao, il tocco di classe. Quando si sta vicini per fare miracoli (culinari). Le composizioni amate non si scolpiscono nella mente. Le composizioni amate scolpiscono la mente, senza scalfirla. Sintonia.

Il fine pasto, l’aria dolce, la Pellecchiella. Al morso nessun riferimento. Plagiare i sensi. Mascarpone di bufala aromatizzato alla cannella, confettura di albicocca, scaglie di cacao amaro, mozzarella di bufala grattugiata. Andare al luna park o a una mostra di arte moderna. E non ci si annoia mai del lievitato.

Percorso limpido, cristallino.
Raffaele Bonetta, un fuoriclasse. Giudizi universali.
Mai più fuorisede.
Come una musica leggera che manda fuoricontrollo.
Fan dei tuoi sogni!

Raf Bonetta Pizzeria
Corso Umberto I, 51
80078 Pozzuoli Na

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